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A San Potito di Ovindoli (provincia dell'Aquila), nel territorio chiamato Abbazia di San Potito, durano già dal 1983 gli scavi per opera degli archeologi dell'Istituto Archeologico dell'Accademia Ungherese della Scienze, realizzati in cooperazione con il Consiglio Nazionale di Ricerche e la Soprintendenza Archeologica dell'Abruzzo. Nel corso di tale attività, nel territorio antico di Alba Fucens, è stata scoperta una villa dell'epoca imperiale. Questo volume porta alla luce e all'attenzione di tutti gli studiosi ed appassionati, le scoperte archeologiche inerenti il territorio del comprensorio dell'Altipiano delle Rocche ed in particolare della zona di Ovindoli.
Proseguendo nella sua intensa attivitá editoriale il Consorzio per lo Sviluppo Culturale della Rocche ben volentieri pubblica questo splendido volume, frutto di un lungo ed attento lavoro di scavi archeologici condotti dall’Accademia Ungherese della Scienze, che porta finalmente alla luce e al Fattenzione di tutti gli studiosi ed appassionati, la peculiaritá del territorio del comprensorio dell’Altipiano della Rocche ed in particolare della zóna di Ovindoli.
La pubblicazione presenta gli atti dél Convegno sulié ricerche archeologiche svolte per riportare alla luce una villa romana di epoca imperiale.
Da un’attenta analisi e dagli studi effettuati, ottimamente espressi in questo volume, emerge la storia di un territorio in cui la presenza dei vari popoli e della varié genti, dall’antichitá al medioevo, é stata feconda di intrecci culturali ed in speciale simbiosi con il paesaggio circostante.
Nel primi secoli avanti Cristo queste zone erano abitate dalle genti italiche dei Marsi, prevalentemente formate da pastori. Questi popoli, per via della controversie che spesso sorgevano tra le vicine tribu, cercarono di fortificare i propri insediamenti; questi abitati prowisti di fortificazioni erano, in generale, anche centri di artigianato. Difatti nel corso degli scavi sono venuti alla luce, sotto la villa romana, i resti di un modesto insediamento marsico.
La storia degli insediamenti in questo territorio é intimamente legata con il territorio circostante. 1 dintorni abbondano di sorgenti, la cittá romana di Alba Fucens ricevette l’acqua dalia sorgente di Santa Eugénia, situata fuori della vicina frazione di Santa Iona, appartenente al comune di Ovindoli, per mezzo dell’acquedotto sotterraneo le cui tracce sono visibili anche oggi in diversi punti. La villa indagata in questi scavi fu costruita al confine municipale tra Alba Fucens e Marruvium; e gli studiosi sono riusciti a chiarire, nel corso degli scavi, quasi completamente la pianta di un imponente edificio di duecento metri per cento, comprensivo di pavimenti e mosaici, variamente ristrutturato o ricostruito negli anni. Di grandissimo rilievo scientifico, presente in un capitolo di questo volume, é la ricostruzione architettonica della villa come doveva presentarsi ágii occhi dei contemporanei, facendo vedere anche com’era ben inserita nel bellíssimo paesaggio montano circostante.
In epoca medievale fu poi costruita la chiesa con un cimitero intorno. L’edificio éra originariamente di ventidue metri per nove. La necropoli artorno alla chiesa é stata in uso per lungo rempo. Le tombe si trovano attorno e dentro le mura, in un cerchio di diametro di circa venti metri. I loro livelli superiori sono sopra le mura romane, spesso direttamente sulié mura, altre tömbe venivano poste sül pavimento accanto allé mura románé oppure nei canali.
Tutto questo nuovo matériálé archeologico sta a testimoniare, se ve ne fosse ancora bisogno, di come l’Altipiano della Rocche é stato, e continua ad essere, un punto nevralgico e strategico dell’intera regione, capace di faré da cerniera e da luogo di scambio, fra varié culture e genti che hanno lasciato un segno tangibile della loro presenza, sia nelle tradizioni culturali che nel bellissimo paesaggio.
II Presidente del Consorzio per lo Sviluppo Culturale della Rocche
Giovanni Cocciante
Műfaj | régészet |
ISBN | 978-88-7417-032-7 |
Alcím | Atti del Convegno sui problemi archeologici di una villa romana nella Marsica, Budapest, 24 novembre 2000 |
Szerkesztő | Dénes Gabler – Ferenc Redő |
Kiadó | MTA Régészeti Intézet |
Kiadás éve | 2008 |
Kötés típusa | Keménytáblás |
Oldalszám | 205 |
Nyelv | olasz |
Méret | A4 205 x 287 |
Tömeg | 916 g |